Qui sotto trovate la descrizione dei tipi di impianti solari più usati
Chi poco spende assai spende.
Questa è la nostra filosofia generale ed ha origine nel significato che, se si spende poco di sicuro si ottiene un prodotto di qualità bassa mentre, se si spende tanto non sempre la qualità del materiale e/o servizio è proporzionale alla cifra pagata, bisogna saper valutare.
Ma come faccio a valutare un qualcosa di cui non conosco nulla?
La soluzione, per esempio, è scritta in queste pagine a partire da qui dove inizia il nostro breve "corso", se così vogliamo indicare, oppure fidandosi di un consulente che ci spieghi il "know-how", ovvero la conoscenza, e noi facciamo anche questo.
In queste pagine, per esempio, valutiamo quanti tipi di impianti solari termici esistono e quali sono i limiti e le differenze.
Partiamo dal più semplice, di bassissima applicazione: il collettore solare scoperto, una sorta di "tubo nero" raccordato in modo da far scorrere l'acqua al suo interno e collettata direttamente all'utilizzo, tipicamente di uso per piscine, e solo per uso estivo.
Il costo è veramente irrisorio e può anche essere autocostruito partendo da dei tubi in plastica nero, una buona manualità per assemblarli, ed utilizzando una pompa dal basso costo per poter far circolare l'acqua da scaldare.
Non ne riportiamo neppure una foto perchè troviamo inutile.
Con un costo un pò più alto si possono acquistare dei pannelli solari termici a circolazione naturale, come quello mostrato in figura sotto e che, come già accennato più volte noi non forniamo perchè li riteniamo esteticamente poco gradevoli e perchè hanno dei limiti di rendimento molto bassi, spesso.
Il vantaggio è indubbiamente il fatto che sono impianti solari che dovrebbero essere contenuti in alcune centinaia di euro, al più migliaia ma, come detto all'inizio, chi poco spende, assai spende.
Il rendimento di questi collettori, infatti, si aggira attorno al 50-60% ma, ipotizzando la presenza di un accumulo di 80-100lt, come spesso avviene, praticamente in inverno possono avere una copertura dell'acqua calda sanitaria al massimo del 20% nei mesi meno freddi, come spiegato nella sezione tecnica, e la differenza di energia viene integrata con una resistenza elettrica che vanifica buona parte del risparmio effettuato lungo l'anno, come si può immaginare.
Altre tipologie di impianto di cui parliamo di seguito, negli stessi mesi e grazie al fatto che hanno accumuli più grossi, hanno coperture che possono arrivare anche al 60-80% e l'integrazione dell'energia solare mancante avviene attraverso la normale caldaia a gas, sia essa tradizionale, sia a condensazione.
Una più complessa tipologia di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria, sono ipannelli solari a circolazione forzata.
Sono costituiti da quattro componenti principali: il collettore solare vero e proprio, il sistema di accumulo, la pompa di circolazione ed il sistema del controllo di flusso (centralina solare) come già spiegato nella pagina relativa agli schemi di impianti solari termici.
L'aspetto esteriore, cioè che si vede sul tetto, di un impianto solare termico a circolazione forzata è come quello in figura quì sotto.
Noi di Rinnovabili.biz crediamo che l'aspetto estetico è importante non solo per rendere più gradevole la vista della propria abitazione, ma anche per far "tollerare" meglio quello che le persone potrebbero ritenere un "pugno in un occhio", e questo ha decisamente un aspetto migliore rispetto all'immagine sopra.
Tuttavia, la domanda che spesso viene fatta è: oltre all'aspetto gradevole, qual'è la convenienza economica di un pannello solare?
La risposta al link indicato qui sopra ma, se volete semplificarvi la vita potete anche chiederci una consulenza gratuita.
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