ENERGY MANAGER

Sezione tecnica: obblighi alla nomina dell'Energy Manager

Entro il 30 aprile di ogni anno, i soggetti obbligati devono nominare gli energy manager, ma vediamo chi è obbligato.
L'Energy Manager è la persona incaricata alla conservazione e all'uso razionale dell'energia e, anche se comporta notevoli vantaggi nominarlo, esistono aziende obbligate, in particolare realtà industriali i cui consumi superano le 10.000 tep/anno, mentre è ridotto a 1.000 tep/anno per i settori civile, terziario e pubblica amministrazione (si tenga presente per avere un confronto che 1tep corrispondono a circa 5.300kWh di energia elettrica oppure 1.200mc di metano).
A partire dalla legge 10/91, queste aziende e questi enti devono nominare il Responsabile della conservazione e dell'uso razionale dell'energia ed il FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia) è incaricato dal MiSE, Ministero dello Sviluppo Economico, di raccogliere e pubblicare le nomine degli energy manager.
Nella circolare scaricabile tramite questo link, sono chiariti nel dettaglio chi è soggetto, in particolare:
- le persone fisiche (es. titolari di imprese individuali);
- tutte le persone giuridiche;
- gli enti pubblici anche non economici (es. Comuni, province, Aziende sanitarie locali, Istituti popolari territoriali per l’edilizia residenziale, Aziende speciali degli enti locali, ecc.);
- altri soggetti privi di personalità giuridica (es. Associazioni, Società semplici, irregolari o di fatto, Comprensori, Consorzi, ecc.).

La nomina dal 1° gennaio 2016 va fatta online, a questo link.

Il processo si effettua in 4 steps: accreditamento del soggetto, approvazione, nomina dell'Energy Manager e verifica, come segue:

E' importante tenere a portata di mano tutti i dati societari, sia del nominate che dell'Energy Manager, e tutti i consumi del nominante, in particolare combustibili per autotrazione, energia elettrica e gas, combustibili vari per cogenerazione e/o riscaldamento, ed eventuale auto-produzione di energia elettrica e termica. La schermata che deve essere compilata, relativo all'anno precedente alla nomina, è come appare sotto.

Non esistono indicazioni di competenze specifiche per l'Energy Manager, ma risulta chiaro che, soprattutto in ambito industriale, esso ha un profilo dirigenziale, essendo di supporto a chi decide in materia di energia. Le competenze devono almeno avere una base di:
- conoscere i profili di consumo in modo dettagliato;
- attivare una contabilità energetica;
- analizzare la fornitura di energia elettrica e gas sapendo capire tutte le voci di costo, eventualmente migliorandole;
- predisporre degli studi di fattibilità su tecnologie che possono risultare utili;
- saper valutare dei contratti di fornitura in Finanziamento Tramite Terzi, tipico delle ESCO, Energy Service Company;
- valutare servizi di O&M, ovvero gestione e manutenzione;
- saper attivare un programma di miglioramento continuo attraverso un processo ISO 50001, Sistema di Gestione dell'Energia;
- richiedere e gestire un portafoglio di TEE, ovvero i Certificati Bianchi;
- sensibilizzare il personale, anche attraverso programmi formativi, al fine del miglioramento continuo;

Spesso, anche la sola ottimizzazione dei costi di energia e gas, porta a coprire la spesa di consulenza dell'Energy Manager, se esso ne ha le competenze adeguate, ma questo è solo il punto di partenza per una serie di interventi per il risparmio energetico.
Per tutto questo, però, è spesso necessario averne le competenze, che possono essere anche certificate attraverso una norma UNI CEI 11339, che certifica le competenze dell'Esperto in Gestione dell'Energia, anche detto EGE.

Siamo Energy Manager (EGE) certificati UNI 11339