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Questa è la domanda a cui vogliamo rispondere e se chiediamo di incentivi per il minieolico in Italia la risposta è SI, tanto per iniziare, ma quanti e come?
Attualmente gli incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti eolici, allacciati alla rete elettrica, ovvero grid-connected, sono stabilite dal DM 6 luglio 2012 (oggi, 29 aprile 2016, è stato approvato dalla commissione europea il nuovo DM), chiamato Decreto Rinnovabili o FER, Fonti Energetiche Rinnovabili, e definisce tutte le modalità di incentivo di tutte le rinnovabili, escluso la fotovoltaica, ed escluso tutte le forme di produzione di energia rinnovabile inferiore ad 1kWp.
Gli incentivi sono erogati ad impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento che vengono allacciati alla rete nazionale, e riconoscono tutta l'energia immessa in rete, mentre non viene riconosciuta l'energia da fonte eolica autoconsumata, come avveniva per il fotovoltaico nella forma di incentivo dello ormai scaduto V° conto energia, di cui abbiamo lasciato questa pagina solo per informazione.
Il DM 6/7/2012 prevedeva inoltre una soglia massima erogabile annualmente per tutte le tipologie di impianti a fonte rinnovabile, fotovoltaico escluso, che non può superare complessivamente il valore di 5,8 miliardi di euro annui: ad oggi, 29 aprile 2016, il contatore segnala un valore di 5,634 miliardi di euro (pubblichiamo lo scenario dell'andamento degli incentivi impianti eolici a cura del GSE).
Il DM 6 luglio 2012 individua, per quanto riguarda l'eolico e per classe di potenza, un valore delle tariffe incentivanti di base riferito al 2013, ed hanno una durata pari alla vita media utile convenzionale indicata nell'Allegato 1, tabella 1.1 del medesimo decreto che riportiamo qui sotto.
Le tariffe si sarebbero dovute ridurre del 2% all'anno a partire dal 2014 (ora abrogato quindi la tariffa del 2014 è pari a quella del 2013), escluso il fatto che si raggiunga un valore minimo definito nell'80% del valore di potenza minimo previsto per quell'anno, dato da tutti gli impianti iscritti in un apposito 'registro' manutenuto dal GSE, sommato agli impianti che accedono ad apposite aste, per parchi eolici importanti.
Articolo sull'approvazione della commissione europea
Sono previste quattro diverse modalità di accesso agli incentivi per l'eolico, a seconda della potenza dell'impianto e del tipo di intervento (nuova realizzazione, rifacimento, potenziamento, ecc):
-accesso diretto alle tariffe incentivanti entro la potenza di 60kW, dedicato proprio agli impianti minieolici;
-iscrizione ai registri per impianti eolici di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento nel caso di potenza compresa fra i 60kW e i 5MW e tali da rientrare entro una potenza massima installabile di 500MW per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015;
-iscrizione ai registri per impianti eolici con interventi di rifacimento per una potenza compresa fra i 60kW e i 5MW e tali da rientrare entro una potenza massima installabile di 150MW per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015;
-aggiudicazione degli incentivi partecipando a procedure competitive di aste al ribasso oltre la potenza di 5MW.
Ma insomma, quanto guadagno se installo una pala minieolica?
Dopo una serie di considerazioni sugli impianti eolici in genere, questa è spesso la domanda che i tecnici si sentono chiedere. Spesso però, come abbiamo visto alla pagina relativa alla risorsa eolica ed a quella relativa al calcolo della produzione elettrica da fonte eolica, non è semplice dare una risposta immediata.
Tuttavia possiamo dare dei risultati facendo delle ipotesi di base che sono:
1. installare una buona pala minieolica da 60kW con curve di potenza certificate od almeno plausibili dal punto di vista tecnico;
2. avere a disposizione un sito a buona ventosità verificato attraverso una analisi preliminare seguita da uno studio anemometrico, seguita ancora da una rilevazione anemometrica, se necessario;
3. verificare che sul terreno esista una connessione disponibile in bassa o media tensione in modo da non fare molti km di traccia per raggiungerla, con costi proibitivi.
Dopo la verifica di queste condizioni, che possiamo fare noi al posto vostro compilando il format di cui a questo link, possiamo ipotizzare dei costi compresi fra i 150.000€ ed i 250.000€ di una pala minieolica, la cui produzione si può ipotizzare compresa fra i 120 ed i 180MWh che, moltiplicato per la tariffa incentivante ad accesso diretto di 190€/MWh restituiscono una rendita passiva fra i 28.000€ ed i 34.000€, ovvero un ritorno stimato compreso fra i 5 ed i 7 anni, se comprendiamo anche gestione e manutenzione, ovvero un ROI (acronimo inglese di Ritorno dell'investimento) fra il 14 ed il 20% all'anno lordi.
I valori esposti possono sembrare alti, ma la realtà è che questi numeri non sono così facilmente raggiungibili, e va fatto uno studio approfondito per poter garantire quei numeri, ed è chiaramente il nostro lavoro.
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