Un esempio concreto.
Una diagnosi o una analisi energetica ricomprende una dettagliata verifica della prestazione energetica di uno stabilimento, condominio, abitazione, edificio, processo, impianto industriale o tutto assieme.
Una Diagnosi Energetica misura ed osserva la prestazione energetica, elettrica termica e frigorifera, reale di un insieme.
Output della Diagnosi Energetica includono tipicamente informazioni sul consumo corrente e sulle prestazioni, ed essi possono essere accompagnati da una serie di raccomandazioni poste in ordine di priorità finalizzate al miglioramento in termini di prestazione energetica, chiamato Registro delle Opportunità.
Esiste una norma tecnica di riferimento che definisce i requisiti essenziali di ogni Diagnosi Energetica e della relativa procedura, la norma UNI CEI EN 16247, ed è applicabile al settore terziario, industriale, residenziale ed alle organizzazioni pubbliche.
Scopo della Diagnosi Energetica è il raggiungimento di una conoscenza approfondita del reale comportamento e consumo energetico della realtà sottoposta ad esame al fine di individuare le più efficaci modifiche di tale comportamento con cui si possono conseguire gli obiettivi di efficienza e risparmio energetico ed ambientale.
La Diagnosi Energetica (DE) può definirsi come una procedura sistematica volta a fornire un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio e/o impianto industriale o di servizi pubblici o privati e ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo dei costi-benefici.
Gli obiettivi sono raggiungibili principalmente tramite l'utilizzo di specifici strumenti:
- razionalizzazione dei flussi energetici;
- recupero delle energie disperse;
- individuazione di tecnologie per il risparmio di energia;
- ottimizzazione dei contratti di fornitura energetica;
- gestione dei rischi tecnici ed economici;
- miglioramento delle modalità di conduzione e manutenzione (O&M).
La figura chiave della procedura è il REDE, il REsponsabile della Diagnosi Energetica che può definirsi come referente e rappresenta l'esperto responsabile; esso deve raccogliere, con l'aiuto e la condivisione degli obiettivi del committente, informazioni utili al fine di acquisire lo storico di dati sopratutto relativi a:
- consumi energetici elettrici e termici derivabili dalle fatture degli ultimi 2 anni consecutivi;
- dati sull'involucro e sugli impianti, utili anche ma non solo alla stesura della Certificazione Energetica;
- dati climatici locali;
- fattori di aggiustamento atti ad individuare il reale risparmio in funzione, p.es, del fatturato, delle condizioni socio-politiche, delle condizioni climatiche particolari;
- misurazioni di interesse correlate, molto importanti per la verifica dello storico;
- gestione e manutenzione (O&M) esistente;
- documenti di progetto, di funzionamento e di mantenimento;
- prezzi e costi correnti e previsti, delle forniture elettriche, termiche e frigorifere dell'utenza;
- altri dati economici rilevanti, p.es come fatturato e dipendenti.
Facciamo un esempio concreto: siamo stati contattati da una azienda, il cui scopo era molto generico di "risparmiare corrente".
Nella prima riunione con il committente abbiamo spiegato che risparmiare energia non significa solo risparmiare corrente, ma che esiste la possibilità di fare una analisi più complessa comprendendo l'analisi degli sprechi nei processi produttivi e quindi il loro riutilizzo, l'analisi delle dispersioni termiche dell'edificio principale di uffici e quindi l'opportunità di ottimizzare i consumi di gas ed energia elettrica per il raffrescamento, l'analisi dei contratti di fornitura con i gestori locali quindi ottimizzandoli, ed inoltre la possibilità di ottenere degli incentivi sotto forma di Titoli di Efficienza Energetica.
Scoperte tutte queste buone notizie, il committente ci ha assegnato l'incarico dandoci "carta (quasi) bianca".
Come si procede per realizzare una Diagnosi Energetica?
Procedendo con l'esempio di cui sopra, raccolti i dati principali, li abbiamo parametrizzati in funzione di due fattori principali, come si vede sotto: il numero di presenze e i Gradi Giorno (GG).
Per inciso i Gradi Giorno sono un parametro termotecnico per indicare con più precisione la zona climatica di un sito, ed è diverso da comune a comune.
Subito dopo abbiamo raccolto delle informazioni necessarie alla creazione dell'inventario energetico per lo svolgimento della Diagnosi Energetica.
Per costruire un modello elettrico occorre censire tutti gli utilizzatori elettrici presenti e per ogni utilizzatore reperire le seguenti informazioni: numero di utilizzatori, potenza nominale installata, coefficiente di carico e l'uso giornaliero o mensile o annuale in modo tale da poter calcolare l'energia elettrica annuali consumata.
In tal modo possiamo valutare l'incidenza globale della singola apparecchiatura rispetto al totale, quindi possiamo conoscere quali sono le apparecchiature che pesano maggiormente nella spesa energetica.
Allo stesso modo consideriamo tutte le utenze termiche che possono essere forni, essiccatoi, reattori, centrali termiche per produzione di vapore di processo ed infine le utenze termiche dovute alle dispersioni degli edifici, sia magazzini, sia capannoni, sia edifici ad uso ufficio.
In un altro caso siamo giunti al risultato finale componendo, in forma tabellare per una migliore leggibilità, al Registro delle Opportunità.
Come si vede qui sotto risultano molto chiare le di priorità messe in ordine di Tempo di Ritorno dell'Investimento, TRI, che può essere espresso anche con altri parametri finanziari, come ROI, ritorno dell'investimento, TIR, Tasso Interno di Rendimento, ROE, ritorno del capitale investito, ed altri.
Il tutto va condiviso con la proprietà per poter valutare l'investimento in funzione delle esigenze specifiche, per poter presentare il Registro delle Opportunità, per rilasciare comunque una Certificazione Energetica degli Edifici, per valutare strumenti di finanziamento esterni all'azienda come l'opzione di una collaborazione con una ESCo, e comunque una verifica della contrattualistica con i fornitori di energia.
Nella fattispecie, come accade spesso, esistono forme di investimento, magari di un ordine non elevato, con rientri molto interessanti in pochissimi anni, in alcuni casi anche inferiore all'anno di attività, TRI <1 anno e ROI>50%.
Come avviene per tutte le norme ISO, ne esiste uno specifico per il Sistema di Gestione dell'Energia (SGE), ed è la Norma ISO 50001.
La gestione dell'energia in organizzazioni industriali, istituzionali e commerciali si è evoluta in maniera significativa dopo la prima crisi petrolifera degli anni '70.
Prima della crisi, infatti, l'energia era così a basso costo che non veniva fatto alcuno sforzo per gestirla. Dopo la rapida crescita dei prezzi a causa della crisi, molte aziende si sono rivolte a dei consulenti esterni per sviluppare misure di contenimento dei consumi e piani di gestione dell'energia.
Poichè era abbastanza complesso dover gestire l'energia e formulare programmi di gestione, il passo successivo nell'evoluzione della gestione energetica fu di nominare un responsabile dell'energia interno, un Energy Manager.
Per suddividere la responsabilità della complessa gestione energetica e per fornire spesso competenze da più aree funzionali, le aziende hanno riconosciuto la necessità di creare gruppi di lavoro per la gestione dell'energia.
Ebbene: le forme procedurali utili al confronto, alla collaborazione e alla condivisione degli obiettivi sono proprio gli Audit Energetici e possono essere previsti con il solo personale interno, oppure coinvolgendo personale o consulenti esterni in quanto fonte di conoscenze derivante anche da altre realtà in modo da poter contribuire in modo significativo ad un miglioramento in termini di gestione e di obiettivi.
Crediamo inoltre che condividere i risultati e gli obiettivi con personale utilizzatore o che ne beneficia dell'energia sia un ottimo sistema per poter raggiungere risultati sempre migliori e gestiti sempre meglio, per cui ci permettiamo di consigliare delle riunioni periodiche estese, una sorta di audit energetico esteso a tutto il personale atte a motivare tutto il personale al conseguimento di standard sempre più elevati di efficienza energetica.
Come tutte le norme ISO, anche la ISO 50001 agisce attraverso un meccanismo reiterativo che comprende le quattro azioni fondamentali, che sono solitamente nominate Plan, Do, Check ed Act, come si vede nell'immagine sotto.
Questo significa uno schema tale per cui:
- Plan: Stabilire gli obiettivi e le azioni necessarie;
- Do: Implementare il processo, ovvero stabilire un piano d'azione;
- Check: monitorare e misurare i processi paragonandoli con la politica energetica, obiettivi, target, requisiti normativi e rapportare i risultati;
- Act: intrapprendere azioni per migliorare continuamente la performance.
Tutte queste azioni vengono condivise in quel momento importante che è l'Audit Energetico, e noi di Rinnovabili.biz possiamo seguirvi in questo processo, dalla pianificazione all'investimento, contattateci.
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